MIDDLESEX – JEFFREY EUGENIDES

MIDDLESEX Eugenides

” Sono nato due volte: bambina, la prima, un giorno di gennaio del 1960 in una Detroit straordinariamente priva di smog, e maschio adolescente, la seconda, nell’agosto del 1974, al pronto soccorso di Petoskey, nel Michigan“.

Nove anni dopo Le Vergini suicide – il romanzo d’esordio conosciuto anche per una felice trasposizione cinematografica diretta da Sofia Coppola –  nel 2002 Jeffrey Eugenides pubblica ‎Middlesex  – premio Pulitzer nel 2003 con quattro milioni di copie vendute – e si consacra tra i migliori scrittori americani contemporanei. ‎Middlesex è la biografia di un raro ermafrodito e di una famiglia fuggita dal crollo dell’Impero Ottomano per trovare fortuna in America. Un viaggio lungo e tormentato iniziato nel 1922, tra le fiamme di Smirne, con il  rapporto incestuoso di due fratelli. Lefty e Desdemona Stephanides si imbarcano come profughi francesi su un transatlantico diretto negli Stati Uniti. Fingono di non conoscersi e tra i passeggeri inscenano un curioso corteggiamento. “Non potevano raccontare di essere già fidanzati? Si, naturalmente. Ma non stavano cercando di ingannare gli altri, dovevano ingannare se stessi”. I due fratelli arrivano a sposarsi durante la traversata e trascorrono l’intimità della prima notte di nozze in una scialuppa di salvataggio. È l’inizio di un’incredibile odissea che, attraverso tre generazioni, due guerre e alterne vicende economiche, darà origine a quell’eccentricità biologica che colpirà la protagonista del romanzo: Calliope, detta Callie e infine Cal. Nei primi anni dell’adolescenza Calliope si accorge di essere diversa dalle sue coetanee e di non avere una chiara identità sessuale. Per fortuna la sua magrezza la camuffa e “i primi anni settanta erano un buon periodo per essere una ragazza senza seno. In quegli anni andava di moda il tipo androgino”. A quattordici anni Callie non ha ancora avuto le mestruazioni. Non le avrà mai, le diranno. Poco importa perché Callie ha deciso di essere maschio. La vicinanza di una nuova compagna di scuola “l’Oscuro Oggetto” le provoca uno strano turbamento. In una delle scene più coinvolgenti del romanzo, ambientata in una baita di montagna, Callie consuma quella irrefrenabile pulsione sessuale abbandonandosi tra le braccia del fratello di lei. L’irreale trasposizione fisica, vissuta in un clima di ebbrezza dionisiaca – tutto il racconto è segnato da continui riferimenti alla cultura greca – si conclude con un rapporto intimo, che però non basterà a svelare l’inquietante segreto perché il suo iniziatore non si accorgerà di nulla. Ma di momenti imbarazzanti ce ne saranno molti altri: tutta la storia di Cal – dilatata nel tempo e nello spazio attraverso i ricordi giovanili e l’età adulta della contemporaneità, in Germania – è travagliata da un continuo e taciuto senso di inadeguatezza che lo porterà a vivere seduzioni incomplete, sempre ai margini della verità e della dignità, spesso in contesti squallidi e degradati.

Middlesex è un romanzo unico nel suo genere, che affronta con ironia e leggerezza un tema complesso, quello dell’identità sessuale, oggi di grande attualità ma nei primi anni duemila non ancora dibattuto, sullo sfondo di un’epopea poco rappresentata nella letteratura. Una storia drammatica raccontata con garbo ed eleganza da un poeta di altri tempi, un narratore acuto e sensibile che qualche anno dopo, con La trama del matrimonio, confermerà tutto il suo talento.

Angelo Cennamo

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