
Con Troppo piombo, romanzo pubblicato nel 2010, tornano Les Italiens, la Brigata di poliziotti messa su dal commissario Pennacino pensando che gli italiani fossero più umani e fantasiosi dei loro colleghi francesi. Una trovata geniale con la quale Enrico Pandiani, grafico pubblicitario e disegnatore torinese pervenuto alla narrativa in età adulta, è riuscito a coniugare il giallo nostrano con le atmosfere parigine di Manchette e Simenon, maestri indiscussi delle trame noir.
Nel secondo capitolo della serie, ma solo a pagina 52, il commissario protagonista e voce narrante del libro finalmente rivela la propria identità: Jean-Pierre Mordenti, se moi.
Il romanzo si apre con l’assassinio di una giornalista del quotidiano Paris24h. Uno sconosciuto si è introdotto in casa sua, di notte, e l’ha massacrata di botte. Sono i giorni che precedono il Natale, Parigi è infiocchettata da lustrini e da una fredda coltre di neve. Gli omicidi si ripetono, la redazione di Paris24h si rivela un covo di vipere disposte a qualunque angheria per fare carriera e mettere fuori gioco i rivali. Il mobbing è proprio uno dei temi centrali della storia, cruenta, misteriosa, nella quale non mancano momenti di tenerezza e divagazioni sentimentali. Una delle redattrici del giornale, Nadège Blanc, ragazza di colore disinibita e dal fisico felino, seduce Mordenti condizionando le indagini in corso. La fiction delle giornaliste torturate e uccise si intreccia con la vicenda realmente accaduta delle balnieu, la rivolta delle periferie parigine che segnò l’ascesa politica dell’allora ministro degli interni Sarkozy. Una sfilata di moda organizzata per le vittime degli scontri con la polizia diventa così lo scenario inconsapevole di quella efferata sequela di delitti. Il romanzo corre veloce tra sparatorie, citazioni di altri libri – straordinaria la sinossi che Mordenti fa de Lo straniero di Camus che il suo collega Sevandoni legge tra una pausa e l’altra – e scene di sesso, troppe – Troppo sesso o Cinquanta sfumature di piombo sarebbero stati forse i titoli più indicati – tra Mordenti e questa giovane Naomi Campbell del giornalismo modaiolo. L’autore indugia su seni turgidi, patte di pantaloni e posizioni varie. Come in ogni romanzo di Pandiani, anche in questo si ride molto: battute fulminanti, taglienti – non c’è cupezza ma tanta allegria nelle storie de Les Italiens – e un finale mozzafiato, ricco di effetti speciali che ci riporta alla cinematografia di 007. Insomma un romanzo poliziesco, non chiamatelo noir, scritto con tutti i crismi da un vero specialista del genere.
Angelo Cennamo