DALIA NERA – James Ellroy

Dalia nera - James Ellroy

In ogni romanzo di James Ellroy c’è un capitolo non scritto nel quale una giovane donna viene assassinata. Quella donna è sua madre. Ellroy aveva dieci anni. Dalia nera opera prima della nota quadrilogia di Los Angeles, romanzo uscito nel 1987, di questo schema meta-letterario ne è il paradigma migliore. Ellroy colloca la trama, che è ispirata a un fatto realmente accaduto, nella Los Angeles degli anni Quaranta. Ma potrebbe trattarsi di Chicago o New York – il solo limite di questo libro è l’invisibilità dei luoghi. Non li vediamo. Non li vediamo perché Ellroy non ce li mostra. Poco importa. Dicevo della storia. Una giovane prostituta viene fatta a pezzi. Il suo nome era Elizabeth Ann Short, per tutti “Dalia nera” perché si vestiva solo di nero. Beth sognava il cinema e aveva un debole per gli uomini in divisa, intanto bazzicava squallidi locali notturni, la fogna di Los Angeles. Sul delitto indagano due poliziotti ex glorie della boxe: Dwight Bleichert e Lee Blanchard. Entrambi sono innamorati di Kay Lake, una ragazza che Lee aveva liberato dalle grinfie di un rapinatore molto violento. Kay è il personaggio chiave del romanzo: donna seducente, enigmatica, troia quanto basta. Il suo profilo, la sua visceralità, la fine intelligenza, vengono fuori quasi con prepotenza. Ellroy sa costruire e dare voce ai personaggi femminili, ne Il sangue è randagio ci sono due donne indimenticabili, e in American tabloid la sorellastra di JFK dà una sterzata vincente e di grande intensità, alla storia. Le indagini si rivelano più difficili del previsto, in nessun modo i due investigatori riescono a risalire al colpevole. La vicenda si complica oltremodo quando Lee scompare dalla scena lasciando il solo Dwight a destreggiarsi tra le due donne, la viva ( Kay), la morta (Beth). Le assenze della Dalia nera e di Lee riempiono il romanzo. Los Angeles si vedrà anche poco, ma il clima cruento, l’umanità perduta dei suoi bassifondi sono palpabili. Dalia nera racconta la storia di un’ossessione terribile, funesta “Il nostro sodalizio è stato infatti solo un tassello nel mosaico della Dalia. Che alla fine ci ha risucchiato entrambi”. Dwight finisce in preda a un delirio, la maledizione della Dalia si materializza nei corpi e nelle sembianze di altre donne. Dwight è James Ellroy, la Dalia lo spettro di sua madre. Capolavoro.

Angelo Cennamo

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Una risposta a "DALIA NERA – James Ellroy"

  1. Ho letto Dalia Nera ormai parecchio tempo fa e ricordo che ho fatto tanta fatica.
    Nonostante fosse quasi come tenere tra le mani lo schermo in cui si proiettavano personaggi e storia, l’ho trovato parecchio pesante.
    Scene sicuramente vivide e ben tratteggiate. Forse un po troppo dark per me.

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