
Due parole su “Inarrestabile”, romanzo del 2017 di Lee Child, autore britannico trapiantato negli Usa, che ho comprato in brossura alla modica cifra, pensate, di cinque euro. Il 5 era in bella vista su un adesivo rotondo, rosso fuoco, che occupava quasi un terzo della cover, come a voler dire: ve li vendiamo a 5 euro e ancora rompete il cazzo con la storia dei prezzi alti. Come tutti i romanzi di Child, “Inarrestabile” è un thriller la cui trama ruota intorno alla figura di Jack Reacher. Chi è Jack Reacher. Beh, se siete tra i pochi lettori al mondo, come il sottoscritto, a non aver fatto fino ad oggi la sua conoscenza, di lui vi darò solo pochi indizi, tanto per non sciupare il gusto della sorpresa. Reacher è un ex maggiore della polizia militare che per una disavventura (?) – per scoprirlo dovete leggere il primo capitolo della serie, “Zona pericolosa” – ha abbandonato tutto e tutti scegliendo di vivere alla giornata, come un vagabondo, on the road. Reacher non ha una casa, non ha una macchina, non ha un telefono, e se ne va in giro senza bagaglio per gli Stati Uniti, soprattutto tra il Nord e il Midwest, salendo su pullman o prendendo passaggi di fortuna. È alto come un giocatore di basket e ha le mani come due guantoni di baseball. Curioso, anzi ficcanaso, attrattore di casini di ogni genere, Reacher è una specie di giustiziere dal cuore buono. Tutto il resto è viaggio e geografia: c’è più America nei libri di Lee Child che in tanta letteratura mainstream da premio Pulitzer. Child scrive libri lunghi con frasi brevi, brevissime. Poche parole, precise, millimetriche, ma con descrizioni dettagliatissime talvolta eccessive e prolisse. Non aspettatevi una particolare cura per l’introspezione dei personaggi né delle mirabolanti analisi filosofiche degli eventi. Le storie di Lee Child sono ricche sì ma di azione e di ritmo. I lettori di Nabokov o di Saul Bellow storcono il naso? Chissenefrega. Tutto si tiene: non si può conoscere a fondo la cultura americana senza attingere anche al grande serbatoio della narrativa di genere e alla letteratura pop. Reacher è un bel personaggio e i suoi luoghi oscuri conquistano fin dalle prime pagine. Ah, non vi ho detto nulla della trama. Beh, quella è un dettaglio.
Angelo Cennamo