NINNA NANNA – Ed McBain

Non so se da questo romanzo, Ninna nanna – Lullabay nella versione originale uscita negli Usa nel 1988 – sia stata tratta una versione cinematografica o una fiction tv. Me lo chiedo perché leggendo il libro mi è sembrato di vedere tutto quello che accadeva dentro la storia: i luoghi, i personaggi, di assistere alle conversazioni; Ninna nanna è essenzialmente un romanzo di dialoghi: precisi, serrati, credibili, quasi una sceneggiatura, e Ed McBain – al secolo Salvatore Albert Lombino (non solo DeLillo e Fante) – di sceneggiature ne ha scritte diverse – Gli uccelli di Alfred Hitchock, ad esempio. McBain era nato a New York nel 1926, e a New York ha ambientato tutte le storie di questo ciclo oramai leggendario, una specie di nave scuola anche per molti giallisti nostrani. McBain è un maestro, e l’87mo Distretto il perimetro nel quale si muovono i poliziotti usciti dalla sua penna, un luogo col quale i lettori familiarizzano fin da subito: bastano poche pagine e si diventa amici degli ineffabili Meyer e Carella, Stephen Carella è il poliziotto sul quale Alessandro Robecchi ha plasmato il “suo” Pasquale Carella – ecco dove lo avevo sentito! Ninna nanna è il miglior episodio della serie, scrive Stephen King sulla quarta di copertina, e se lo scrive lui bisogna crederci. Sono le due e mezza del primo giorno dell’anno quando un duplice omicidio sveglia, è il caso di dire, l’87mo Distretto. In un appartamento chic di Isola vengono ritrovati i cadaveri di una bambina e della sua giovanissima baby-sitter. Secondo il referto dell’autopsia la ragazza avrebbe avuto un rapporto sessuale poco prima di essere stroncata da una pugnalata al petto. Le indagini si muovono nella direzione dell’ex fidanzato della vittima, che nel frattempo ha abbandonato gli studi universitari e si è rifugiato a casa di un’amante più vecchia di lui, un tempo la sua baby-sitter. Tutto questo mentre nella trama parallela l’agente Kling si ritrova al centro di una faida tra gang rivali che si preparano a mettere a ferro e fuoco la città. Altro non si può aggiungere sulle due tracce alternate che compongono il romanzo, anche perché, trattandosi di un poliziesco lo spoiler sarebbe imperdonabile. Ci si può però interrogare sulla qualità e sulle tecniche con le quali certi autori si cimentano con storie di delitti e investigazioni: si può scrivere un poliziesco meglio di Ed McBain? Certo che no.  

Angelo Cennamo

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