LO SPACCONE – Walter Tevis

Scrittore del Kentucky ma originario di San Francisco, Walter Tevis ci ha lasciato solo sei romanzi, la metà dei quali diventati dei cult grazie anche ai fortunati adattamenti cinematografici che ne sono seguiti.

“Lo spaccone” è il primo libro di Tevis, il primo di Tevis, il primo sul gioco del biliardo. Fu pubblicato nel 1959 (lo stesso anno esordì anche Phillip Roth con Goodbye, Columbus) ma il grande successo arrivò due anni dopo con il film interpretato da Paul Newman. 

Lo spaccone è Eddie Felson, un giocatore di biliardo professionista. Un giorno Eddie parte dal Kentucky col compare Charlie Fenniger – l’uomo che gli ha insegnato a spennare polli nelle sale di provincia – per sfidare a Chicago il leggendario Minnesota Falts e portarsi a casa in una sola sera diecimila dollari. La sala di Bennigton è un luogo sacro, non ha nulla a che vedere con le bettole che Eddie ha bazzicato finora, ci si arriva in ascensore, e una volta varcato il portone, lo sguardo si perde tra le decine di tavoli che fino a tarda notte brulicano di avventurieri della stecca. I dettagli sono importanti: tecnici, precisi, maniacali, dalle tattiche del gioco ai materiali degli arredi, gli abiti.

Eddie è belloccio, simpatico uno che si sa vendere bene, un talento naturale, ed è con con queste doti che incastra chi accetta le sue sfide. Leggendo il romanzo non si può fare a meno di immaginarlo con il volto di Newman.  

“Dentro di sé sentiva che per tutta la vita aveva aspettato di giocare in quel modo, gli era solo mancata l’occasione e adesso l’aveva finalmente trovata”. Ma fai attenzione, Eddie, Minnesota Falts è un osso troppo duro per i tipi come te: conosci i trucchi del mestiere, d’accordo, ma ti manca il carattere.  

In una stazione di pullman Eddie conosce Sarah, una studentessa universitaria rimasta storpia ad una gamba per via della poliomelite. Sarah è l’unico protagonista femminile del libro; la sua fragilità, i suoi silenzi accendono la curiosità del frenetico bullo. Ad unirli è la sola passione per l’alcol. In una delle ultime scene, di ritorno da un viaggio in Kentucky con uno strano coach che lo finanzia per ritrovare vigore e voglia di vincere, Eddie dice alla ragazza di essere stato sul punto di comprarle un anello, quell’anello. “È la verità o è un gioco?”, chiede mestamente Sarah. E lui: “Ammetto che certe volte per me è la stessa cosa”. Eccolo Eddie Felson, ed ecco il senso della storia: il sogno americano è nell’azzardo, e la scommessa più grande, ora, è ritrovare Minnesota Falts alla Bennington per un’ultima sfida.

Angelo Cennamo

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