L’ECLISSE DI LAKEN COTTLE DI TIFFANY McDANIEL È IL LIBRO DELL’ANNO PER TELEGRAPH AVENUE

Trentasette anni, originaria dell’Ohio, Tiffany McDaniel è una delle voci più interessanti della nuova letteratura americana. Un’osservata speciale. Con il suo romanzo d’esordio “L’estate che sciolse ogni cosa” si è aggiudicata il “Not-the-Booker Prize” di The Guardian 2016 e imposta all’attenzione della critica di mezzo mondo.

“L’eclisse di Laken Cottle” – Atlantide, traduzione di Clara Nubile – conferma una linea narrativa originale e innovativa che non si piega alle offerte editoriali più in voga, appiattite su trame collaudate e riciclate con pochi margini di rischio. È una fiaba dark sul senso del divenire e sul destino che ci attende. McDaniel si fa tentare dal gotico ma vola più in alto: è un po’ Borges, un po’ Shirley Jackson. Il buio che come una cappa scende sulla vicenda del romanzo, non è il blackout tecnologico che “silenzia” i personaggi dell’ultimo DeLillo, è un buio vero, assenza di luce, un lento spegnimento del sole che ingoia ogni cosa. E mentre la terra si oscura, Laken, il protagonista, cerca disperatamente di fare ritorno dalla propria famiglia. Quel buio è l’eclissi della mente che nasconde la verità, gli verrà spiegato nelle ultime scene del viaggio. A Laken non resta allora che annullarsi, rimuovere sovrastrutture e pregiudizi per ritrovare la rotta verso casa.

C’è sempre qualcosa di mistico nelle storie di Tiffany McDaniel. Una strana e briosa magia che turba i lettori e “smuove le montagne” avrebbe chiosato un altro genio del Midwest che non ha fatto in tempo a conoscerla. “L’eclisse di Laken Cottle” è il libro dell’anno per Telegraph Avenue. 

Angelo Cennamo

Standard

Lascia un commento