IL RAGNO – Michael Connelly

 

Il Ragno - Connelly

 

Il thriller americano ha un nome e un cognome, si chiama Michael Connelly. E Connelly ha un suo alter ego: Harry Bosch. Il Ragno è il sesto romanzo della fortunata serie che vede come protagonista il superpoliziotto di Los Angeles, personaggio ben calibrato, con un vissuto borderline nel quale tanti lettori non faticano a riconoscersi. Bosch è nato nei bassifondi di Los Angeles ed è cresciuto in un istituto. E’ un uomo solitario, malinconico, appassionato di jazz, sposato con una donna inquieta più di lui e dipendente dal gioco. In questo episodio si ritrova ad indagare su un caso scomodo di cui nessuno vuole occuparsi: l’assassinio di Howard Elias, un noto avvocato di colore impegnato nella difesa dei diritti civili. Ciò che aveva reso famoso Elias non erano tanto i clienti farabutti e criminali che difendeva ma l’uso dei mass media “La sua abilità nel punzecchiare il nervo scoperto del razzismo diffuso in città, concentrando con notevole competenza il suo esercizio legale su uno specifico ambito: intentare cause contro il Dipartimento di Polizia di Los Angeles” con parcelle salatissime per il municipio della città. Per raggiungere i propri scopi, l’avvocato aveva una talpa in polizia, un insospettabile che gli passava notizie, informazioni utili. Molti poliziotti lo detestavano per questo. Detto tra noi, più di un collega di Bosch l’avrebbe fatta fuori volentieri quella sanguisuga. E’ una vicenda rognosa, senza testimoni e con Bosch costretto ad indagare nel proprio ambiente al fianco di Chastain, suo collega e rivale per una vecchia questione mai chiarita fino in fondo. La pista di Bosch porta ad un altro delitto al quale stava lavorando Elias prima di essere ucciso. L’indomani, in Tribunale, l’avvocato avrebbe reso noto il nome del vero colpevole dell’omicidio di una bambina, delitto che era stato attribuito per errore ad un suo cliente di colore. A questo punto della storia la trama poliziesca, come al solito ben congegnata, incrocia altri temi importanti, dall’uso di internet al razzismo: la possibilità che ad uccidere Elias sia stato un poliziotto fa infatti esplodere la rabbia dei cittadini di Los Angeles. La città viene messa a ferro e fuoco e Bosch deve lottare contro un verdetto già scritto.

Il Ragno è un romanzo avvincente che va oltre l’etichetta dell’hard boiled, un libro carico di pathos, ben strutturato, dal ritmo impetuoso, senza cali di tensione, e con un finale amaro che lascia senza fiato. Indubbiamente uno dei migliori libri di Connelly, vincitore tra l’altro del premio Bancarella. Fatto singolare per un poliziesco, soprattutto per un poliziesco americano, che smentisce un cliché in Italia duro a morire, quello secondo cui il thriller non è letteratura. Connelly è uno scrittore vero. Si sappia.

Angelo Cennamo

Standard

Lascia un commento