Sarti Antonio, sergente. È lui il protagonista di queste 33 storie brevi raccolte in un’antologia di mille pagine, che Sem ha deciso di pubblicare per riportare in libreria e ridare lustro a uno dei maestri indiscussi di un genere per troppo tempo giudicato “altra” letteratura. Storie di delitti, trame noir, ma anche lo spaccato divertente di un’Italia genuina, popolare, bigotta, operosa. Quello di Macchiavelli è un giallo impegnato e teatrale, archetipo di un filone saccheggiato da molti altri autori arrivati dopo di lui. Sarti Antonio è un poliziotto come tanti. Non è un eroe ma uno sprovveduto, un esperto di nulla. Se non fosse per il suo amico Rosas, lo studente miope che gli fa da consulente, i casi ai quali controvoglia gli tocca lavorare resterebbero degli enigmi irrisolti. A fare da sfondo alle sue avventure c’è una Bologna malinconica, indolente, a volte afosa, respingente. I gialli di Macchiavelli raccontano l’Italia meglio di tanta narrativa mainstream e Sarti Antonio è un personaggio vero, indimenticabile. Uno di noi.
Angelo Cennamo