IL CAMPO DEL VASAIO – Andrea Camilleri

Il campo del vasaio - Camilleri

È scritto nel Vangelo che il campo del vasaio fu acquistato coi trenta denari di Giuda, e accolse le viscere sparse dell’apostolo traditore che in quel luogo si impiccò. E’ lo sfondo, il contesto  religioso nel quale Camilleri colloca la trama del suo romanzo, pubblicato nel 2008 ed intitolato proprio Il campo del vasaio. In un terreno fuori Vigàta viene ritrovato il corpo di un uomo prima giustiziato con un colpo alla nuca, poi fatto a pezzi: trenta pezzi, come i denari di Giuda. Un delitto di mafia, sembrerebbe, eseguito con un rituale che tutti interpretano come il regolamento di uno sgarro. Il caso è assai complicato, quasi irrisolvibile, fino a quando al commissario Montalbano non arriva l’imbeccata giusta leggendo, pensate un po’, un romanzo di Andrea Camilleri. Un  gioco di specchi nel quale l’autore e il protagonista della storia giocano a rincorrersi nella ricostruzione del delitto e dei possibili moventi. Ecco allora che il mosaico si ricompone con tutte le sue tessere, proprio come il cadavere spezzettato, imbustato ed abbandonato in quel terreno argilloso. A proposito, che fine ha fatto Mimì Augello, il vice di Montalbano? Come mai per quasi tutto il racconto non si vede e non si sente? La scomparsa di Augello è uno dei temi centrali, la sua assenza riempie il romanzo. È nervoso, Mimì. Sarà la solita questione di donne, o questa volta il poliziotto fimminaro si nasconde perché toccato nell’orgoglio dal suo capo?

Il campo del vasaio è un romanzo di mafia nel quale la mafia compare poco e neppure da protagonista – la scena dell’incontro tra Montalbano e il boss Balduccio Sinagra è un capolavoro di tecnica narrativa, introspezione e comicità, da sola vale il prezzo del libro. È una storia di tradimenti, quelli sì che c’entrano, tradimenti a catena, alimentati da un luogo che sembra diventare contagioso. Altro non si può dire di questa commedia noir, spassosa, intrigante, carica di mistero, di passioni e depistaggi, tra le migliori della serie di Montalbano.

Angelo Cennamo

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